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venerdì 27 gennaio 2012

RITARDI DI PAGAMENTO

“CANCELLAZIONE DI SEGNALAZIONI DEI RITARDI DI PAGAMENTO”

Art. 8-bis del D.L. 70/2011 “Decreto Sviluppo” convertito in Legge n. 106/2011

Per opportuna conoscenza si informa che l’entrata in vigore della legge 106 del 12 luglio 2011, art. 8-bis, ha determinato un cambiamento nelle modalità di gestione delle informazioni riguardanti le insolvenze sanate nelle Centrali Rischi italiane, sia Pubbliche (Centrale dei Rischi Bankitalia) che private (CRIF, CERVED, ecc.).

Di seguito si riporta integralmente il suddetto articolo di legge:

“Art. 8-bis

1. In caso di regolarizzazione dei pagamenti, le segnalazioni relative a ritardi di pagamenti da parte delle persone fisiche o giuridiche già inserite nelle banche dati devono essere cancellate entro cinque giorni lavorativi dalla comunicazione da parte dell’istituto di credito ricevente il pagamento, che deve provvedere alla richiesta di estinzione entro e non oltre sette giorni dall’avvenuto pagamento.

2. Le segnalazioni già registrate, se relative al mancato pagamento di rate mensili di numero inferiore a sei o di un’unica rata semestrale, devono essere estinte entro il termine di quindici giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto.

3. La Banca d’Italia è autorizzata ad apportare le dovute modifiche alla circolare 11 febbraio, n. 139, e successivi aggiornamenti, per l’attuazione del presente articolo.”

Pertanto, la norma in oggetto impatta sull’operatività delle Banche in quanto:

1- è necessario effettuare, entro cinque giorni dal pagamento, le comunicazioni a SIC per le cancellazioni delle negatività regolarizzate;

2- a partire da fine luglio 2011 non sono più a disposizione i dati sui “cattivi pagatori” con insoluti rateali fino a 180 giorni relativi al periodo precedente il 13/07/2011 (sanatoria prevista dal comma 2).

venerdì 20 gennaio 2012

VALLE MARTELLA: PENSILINE FERMATA BUS

CHI HA TOLTO LE PENSILINE ALLA FERMATA?
ERA UNA DELLE COSE CHE ERA BELLA E SERVIVA.
FORSE QUALCUNO NON E' STATO PAGATO????????
POSSIBILE CHE IL NOSTRO COMUNE NON POTEVA FARE NIENTE PER EVITARE CHE FOSSERO RIMOSSE ??????
I SOLDI PER LE PENSILINE ERANO FINITI?????
DOV' E' L'OPPOSIZIONE ????

FORZE ERA TROPPO LUSSO NON BAGNARSI QUANDO SI ATTENDE IL BUS???
IN TEMPO DI CRISI FORSE HANNO RAGIONE LORO BISOGNA TOGLIERE QUELLO CHE SI PUO'.
BENE........... BISOGNA DIGERIRE ANCHE QUESTO...........

venerdì 13 gennaio 2012

RIFORMA PENSIONI: MANOVRA MONTI

Manovra Monti: riforma delle pensioni
Con il decreto 201 del 2011, cosiddetta manovra Monti, vengono introdotti, all'articolo 24, interventi in tema di riforma delle pensioni.
Viene introdotto il metodo contributivo di calcolo delle pensioni secondo il meccanismo pro rata con decorrenza 1° gennaio 2012, con contestuale abolizione delle finestre di uscita.

L’età di pensionamento viene incrementata come di seguito:
- lavoratrici dipendenti del settore privato 62 anni dal 1° gennaio 2012;
- lavoratrici autonome 63 anni e sei mesi dal 1° gennaio 2012;
- equiparazione dell’età di uomini e donne a 66 anni nel 2018, cui va aggiunta la variazione della speranza di vita a decorrere dal 2013;
- pensionamento flessibile da 62 a 70 anni per le donne (da 66 a 70 per gli uomini).

Viene introdotto l’accesso anticipato alla pensione per anzianità contributive di 42 anni e un mese per gli uomini e 41 anni e un mese per le donne, con una penalità del 2% sull’assegno mensile di pensione per ogni anno inferiore al 62esimo.

Vengono incrementate le aliquote contributive dei lavoratori autonomi artigiani commercianti al 24% entro il 2018 e vengono revisionate quelle dei lavoratori autonomi agricoli portandole gradualmente al 24% (22% per le zone svantaggiate).

Le disposizioni vigenti prima dell’entrata in vigore del decreto valgono per i lavoratori beneficiari di provvedimenti di mobilità ed esonero in presenza di accordi stipulati entro il 31 ottobre 2011.

giovedì 12 gennaio 2012

RINCARI DEL GOVERNO

Nei giorni scorsi è entrato in vigore il decreto salva Italia o meglio tasse per l’Italia. Ecco nel dettaglio i 29 rincari del governo che doveva tagliare le spese e invece sa solo tartassare gli onesti. Complessivamente con le varie modalità di aumento di tariffa per categoria si arrivano a conteggiare ben 50 rincari.

Ecco i principali

1) CASA – Da quest’anno scatta l’Imu, l’imposta municipale sugli immobili.
2) RENDITE – Ampliamento della base imponibile attraverso l’aumento fino al 60% dei moltiplicatori previsti per i fabbricati iscritti al Catasto.
3) IRPEF – Concessa alle Regioni la possibilità di aumentare l’addizionale dallo 0,9% all’1,23%.
4) IMMOBILI ALL’ESTERO – Introdotta un’imposta ordinaria sul valore delle abitazioni detenute all’estero dalle persone fisiche.
5) BOLLO SUI CONTI
6) Tassa sugli ESTRATTI CONTO e prelievi di denaro contante
7) IMPOSTA SULL’ESTERO – Introdotta un’imposta sulle attività finanziarie detenute all’estero dalle persone fisiche.
8) IMPOSTA SULLO SCUDO
9) UNA TANTUM SULLO SCUDO
10) TASSA SULL’AUTO – Addizionale erariale alla tassa automobilistica regionale, da versare allo Stato, sulle auto di potenza superiore ai 185 Kw.
11) TASSA SULLA BARCA
12) TASSA SUGLI AEREI
13) ACCISA SULLA BENZINA: AL SUD TOCCATO IL RECORD DI 1,80€ Litro!!!
14) ACCISA GASOLIO
15) ACCISA GPL
16) PIÙ IVA/1 – Dal 1° ottobre è disposto un incremento di due percentuali dell’aliquota Iva ridotta, che salirà dal 10 al 12%.
17) PIÙ IVA/2 – Sempre dal 1° ottobre rincarerà (dopo l’aumento dello scorso settembre) l’aliquota ordinaria dell’Iva: passerà dal 21 al 23%.
18) TASSA SUI RIFIUTI – Alla tariffa per il servizio rifiuti si applica una maggiorazione pari a 0,3 euro per metro quadrato di superficie
19) MENO PENSIONE – Saranno indicizzate all’inflazione solo le pensioni fino a 1.400 euro
20) CONTRIBUTI AUTONOMI – Salgono le aliquote contributive per coltivatori diretti, artigiani, commercianti e autonomi
21) AUTONOMI SEPARATI – Aumentano di uno 0,3% l’anno (fino a raggiungere un’aliquota del 22%) i contributi per gli autonomi iscritti alla gestione separata Inps.
22) TASSA SUL TFR
23) PENSIONI D’ORO
24) CARO TABACCO: aumenteranno le accise sul tabacco trinciato
25) CANONE RAI
26) PEDAGGI
27) BOLLETTE GAS
28) BOLLETTE LUCE
29) TASSA SULLA FORTUNA: Le vincite sopra i 500 euro di molti giochi saranno tassate con un prelievo del 6% sulla parte che eccede l’importo.

martedì 3 gennaio 2012

MEDICINALI: RINCARI FOLLI SULLA PENICILLINA

La penicillina aumenta da 2 a 24 euro a flacone
Il medicinale passa da mutuabile a fascia C, totalmente a carico del cittadino. Un altro piccolo grande scandalo italiano ci viene segnalato dalla dottoressa Cristina Reggini che Giovanni D'Agata, componente del Dipartimento Tematico Nazionale "Tutela del Consumatore" di Italia dei Valori e fondatore dello "Sportello dei Diritti", riporta integralmente per evidenziare come in Italia si corra il rischio concreto che il diritto alla salute possa diventare un lusso per pochi.
Negli ultimi mesi un flacone di penicillina è aumentato del 1.200%, da 2 a 24 Euro, passando da mutuabile a fascia C, totalmente a carico del cittadino. La benzilpenicillina benzatinica, prodotta dalla Biopharma, da maggio 2011 è venduta in un nuovo formato, i due flaconi da miscelare sono stati sostituiti da una siringa già pronta per l'uso. Il nuovo packaging ha fatto lievitare il costo del farmaco al punto da renderlo proibitivo per il Sistema Sanitario Nazionale, che da mutuabile l'ha inserito in fascia C (a carico dell'assistito). La vicenda, nonostante leda il diritto alla salute di tanti cittadini, è passata quasi inosservata. Un mese fa se ne è occupata la trasmissione "Mi manda Rai Tre", il 26 settembre scorso il Corriere della Sera, con la denuncia da parte di un cittadino, infine, il 10 agosto Repubblica dava voce ai dermatologi che lanciavano l'allarme sifilide.
Una ricerca sul web ha confermato la difficoltà di reperire il preparato sul territorio nazionale. Nel sito "Lettere al direttore" si leggono le testimonianze di cittadini rimasti, da un giorno all'altro senza alcuna comunicazione, privi del farmaco, sostituito poi da una versione "lusso". In tutta Europa la benzilpenicillina continua ad essere venduta a pochi euro, così qualcuno si è rivolto a farmacie estere, in particolare a quelle Svizzere, della Repubblica di San Marino o del Vaticano. Gli appelli e le denunce affidati alla rete sono in gran parte di genitori che curano, con iniezioni di penicillina, la febbre reumatica o altre patologie dei loro bambini. Questo sarebbe già sufficiente per indignarsi, ma l'allarme lanciato dai dermatologi aggrava la situazione. La benzilpenicillina benzatinica è, tuttora, il principio attivo più efficace per il trattamento ambulatoriale della sifilide. Per la guarigione dalla malattia il protocollo prevede sei iniezioni, la cura, totalmente a carico del paziente, raggiunge i 144 euro. In questa vicenda di ordinaria follia una cosa è certa, il diritto alla salute dei cittadini, sancito nell'art. 32 della Costituzione, viene calpestato dagli interessi economici delle case farmaceutiche, nell'indifferenza delle istituzioni, che quel diritto dovrebbero tutelare. Giovanni D'Agata
(02/01/2012 - 10:27)