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venerdì 13 gennaio 2012

RIFORMA PENSIONI: MANOVRA MONTI

Manovra Monti: riforma delle pensioni
Con il decreto 201 del 2011, cosiddetta manovra Monti, vengono introdotti, all'articolo 24, interventi in tema di riforma delle pensioni.
Viene introdotto il metodo contributivo di calcolo delle pensioni secondo il meccanismo pro rata con decorrenza 1° gennaio 2012, con contestuale abolizione delle finestre di uscita.

L’età di pensionamento viene incrementata come di seguito:
- lavoratrici dipendenti del settore privato 62 anni dal 1° gennaio 2012;
- lavoratrici autonome 63 anni e sei mesi dal 1° gennaio 2012;
- equiparazione dell’età di uomini e donne a 66 anni nel 2018, cui va aggiunta la variazione della speranza di vita a decorrere dal 2013;
- pensionamento flessibile da 62 a 70 anni per le donne (da 66 a 70 per gli uomini).

Viene introdotto l’accesso anticipato alla pensione per anzianità contributive di 42 anni e un mese per gli uomini e 41 anni e un mese per le donne, con una penalità del 2% sull’assegno mensile di pensione per ogni anno inferiore al 62esimo.

Vengono incrementate le aliquote contributive dei lavoratori autonomi artigiani commercianti al 24% entro il 2018 e vengono revisionate quelle dei lavoratori autonomi agricoli portandole gradualmente al 24% (22% per le zone svantaggiate).

Le disposizioni vigenti prima dell’entrata in vigore del decreto valgono per i lavoratori beneficiari di provvedimenti di mobilità ed esonero in presenza di accordi stipulati entro il 31 ottobre 2011.